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Progetti

Progetti in fase di studio

Progetto: Valorizzazione territorio patriziale

Il progetto curato in collaborazione con l’Ing Paolo Piattini, si propone di migliorare ulteriormente il comprensorio patriziale dal profilo agricolo, turistico, paesaggistico. In particolare ha l’obiettivo di:

  • sistemare gli stabili a Cima Pianca (casera e stalla) destinandoli a funzione di ostello per accogliere varie tipologie di utenti (scuole, aziende, feste familiari, corsi di formazione, ecc)
  • migliorare e mantenere il paesaggio con delle attività agricole più efficaci e importanti favorendo l’attività lavorativa di aziende anche con scopi agroturistici ed eventualmente favorire una produzione con un marchio territoriale.
  • Definire dei percorsi di svago sia pedonali che per MB, senza creare nuovi sentieri ma definendo meglio le regole di utilizzo. Collaborare con gli enti del turismo per un cicloturismo rispettoso.
  • Ottimizzare la gestione delle strutture esistenti (fontane, strade, piste, stabili, ecc).

Visto che il progetto è ancora in fase di adattamento sono bene accette tutte le idee e proposte che possono migliorarne l’efficacia. Invitiamo a sottoporle all’Ufficio Patriziale.

Progetti in fase di realizzazione

Progetto: Archivi Patriziali
coordinato dall’Associazione dei Patriziati del Malcantone dettagli del progetto: clicca qui

Progetto: Recupero e manutenzione rete sentieristica
coordinato dall’Associazione dei Patriziati del Malcantone dettagli del progetto: clicca qui

Progetti realizzati

Progetto: Sistemazione strada forestale danni alluvionali Con questo progetto sono stati fatti degli interventi sulla strada forestale a seguito dei danni alluvionali causati dalle forti precipitazioni dell’autunno 2015. Sono in particolare state create diverse camere di imbocco per la raccolta sicura delle acque, canalette di convogliamento e rappezzi sulla strada. Il progetto si è concluso nel 2016 con un costo complessivo di Fr. 148'000

Progetto: Valorizzazione delle fontane
coordinato dall’Associazione dei Patriziati del Malcantone con questo progetto sono state riattivate e sistemate una sessantina di fontane appartenenti ai patriziati malcantonesi. Il Patriziato ha partecipato a questo progetto che ha permesso di sostituire la vecchia fontana in legno davanti alla stalla sull’Alpe di Cima Pianca con una bellissima fontana in granito e  la posa di una piccola fontana in zona Funtanfrecc sulla pista che dall’Alpe sale in Pian Pulpito.
Una nuova fontana è pure stata posata in zona Forcola dai volontari che hanno lavorato durante la giornata d’ambiente del 2015 posando prima la condotta dalla sorgente alla zona di posa.

Progetto: Novaggio 2
I lavori iniziati nella primavera del 2005 sono terminati e il progetto è concluso.

Per molti secoli, durante i quali gli interventi selvicolturali si limitavano al taglio di polloni in popolamenti a carattere ceduo, i boschi del Patriziato di Novaggio formarono parte integrante di uno sfruttamento agricolo oltremodo intenso. In seguito all’evoluzione generale di ordine sociale, culturale e economico, è subentrata – nel dopoguerra – la coltivazione di boschi di latifoglie e gli estesi pascoli di Cima Pianca caddero vieppiù in disuso. Tale abbandono di boschi e pascoli porta non solo perdite economiche, bensì pure un pregiudizio preoccupante di tutte le funzioni della foresta.

Su basi contrattuali il Patriziato di Novaggio affidò nel 1973 all’Istituto di selvicoltura del Politecnico federale di Zurigo il compito di ricostruire i 140 ettari di bosco e terreni abbandonati del suo comprensorio, beneficiando di finanziamenti da parte di Confederazione e Cantone. L’areale del progetto – diretto dal prof. Leibundgut e dal dott. E. Ott, coadiuvati dal Servizio forestale cantonale – ha una superficie di 140 ettari. La maggior parte dei pendii si trova tra i 760 e i 1500 m/sm, sono ripidi ed esposti principalmente a sud-ovest. L’accessibilità dell’intera zona prima dell’inizio del progetto era scarsa. La vegetazione naturale si compone – sui pendii esposti a sud – di un querceto misto; sui pendii a est si trovano, principalmente, faggete; nella fascia collinare del progetto domina il castagno frammisto a quercia. Nelle aree con terreno superficiale dominano la roverella e il cerro. Nel 1980 l’areale del progetto è stato ingrandito con l’acquisto di 7 ettari di bosco di castagno in zona Bedeia-Sciaroni. Questa parcella è stata acquistata dal Comune di Novaggio a un buon prezzo dalla cassa pensione Migros.

Gli obiettivi del progetto sono quelli di sviluppare delle tecniche selvicolturali, che permettano il risanamento di boschi castanili danneggiati e trascurati, restando a livello di costi favorevoli, nonché migliorare le conoscenze delle specie alternative idonee e del loro trattamento selvicolturale.

Per poter raggiungere questi obiettivi sono stati eseguiti numerosi interventi, quali:

  • – costruzione della strada e delle piste per accedere alla zona del progetto;
  • la piantagione di circa 20 ettari di bosco e pascolo abbandonato;
  • diradamento di soprassuoli in modo da migliorarne la stabilità e la qualità;
  • favorire le rinnovazioni naturali dei boschi patriziati;
  • favorire lo scambio di informazioni con i vari istituti di ricerca tramite pubblicazioni e visite al progetto.

Attualmente, è in atto uno studio per la continuazione del progetto, che si fonda su nuovi stimoli e nuove aspettative adeguate alle esigenze attuali della ricerca forestale.

La cura e la salvaguardia del territorio sono molto importanti e anche Novaggio e la sua popolazione lo sapranno valorizzare e potranno beneficiare ulteriormente di questa opportunità: in effetti, è un’area che abbellisce e rende maggiormente attraente le escursioni sulle pendici del Monte Lema.